AriaAcqua collettiva - Galleria Arte - Marzo/aprile 2018
Vernice Art Fair - FORLI'
LIGHTNESS
Olio su tavola
120x100
2015
Gabriella Muccini è travolta da un fortissimo vento marittimo di pensieri, tanto forte da far diventare la ragazza protagonista del suo dipinto una statua di ceramica crepata.
Leonardo Tredici
Le figure femminili di Gabriella Muccini rivelano un forte senso identitario . Nell'affascinante dualismo del bianco e
del nero l'artista si affida ad una figurazione morbida ed incisiva allo stesso tempo che la conduce alla misteriosa levità di figure femminili quasi illuminate dall'interno, nobili come regine ,
idoli pagani e nostalgici di un mistero mai svelato interamente...
Silvia Arfelli
Figure quasi lunari, incorporee, probabilmente ombre fra le ombre, le immagini proposte da Gabriella Muccini rompono il buio che
sembra ingoiarle per un ultimo, estremo tentativo di riaffacciarsi alla vita, vincere sull'oscurità per riproporsi ancora, con sembianze ormai consunte e logorate, irrinunciabile necessità di
riaffermare una presenza, uno spazio fisico oramai distante e irraggiungibile.
Silvia Arfelli
L'Urlo del silenzo - Palazzo Albertini Forlì - 2013
Opere 2012 - 13
E’ tempo di dormire e sognare e attendere l’abbraccio alla vita.
Le opere di Gabriella Muccini, si mostrano attraverso un linguaggio espressivo che lascia trapelare eredità e memorie dei maestri del passato. Il lavoro sulle tele, lascia intravedere una conoscenza sia della tecnica pittorica che di una personale ricerca interiore che non teme di essere svelata.
L’osservatore viene richiamato dalla forza delicata dell’impianto cromatico in prevalenza dei blu nelle svariate sfumature, colori chiari e accoglienti. L’occhio penetra con garbo sulle figure ospiti nei quadri: i loro abbracci condividono situazioni sospese. Silenziose dialogano e ci accompagnano verso suggestioni Klimtiane. Elementi contemporanei si muovono insieme a memorie del passato.
Liriche e raccolte le figure mostrano candori e riferimenti a curiosità psicologiche che sviluppano il tema dell’abbraccio. E’ quest’ultimo uno dei temi dominanti della ricerca della pittrice, abbraccio quale sentimento che è andato nel tempo smarrito dalla comunità, abbraccio come desiderio di incontro nella pace sia dei pensieri che delle azioni.
Gabriella Muccini esprime un mondo interiore che lascia intendere come la nostra società abbia smarrito sentimenti, dove gli abbracci, anche solo di sguardi che avvolgono, sono andati perduti. Il mondo affettivo inaridisce e si dissolve lasciandoci storditi e non vivi. Urge per la pittrice catturare e fissare per non smarrire mostrando come ancora vivo e carnale possa essere un abbraccio . Nelle tele le figure danno forma all’inafferrabile ma percepibile mondo interiore.
Il magnetismo che emerge dai lavori, mostrano agli altri chi siamo, e così l’espressione dei nostri sentimenti, la nostra emotività diventa lo spazio di collegamento tra noi e l’altro.
L’anima viene mostrata in superficie lasciandone scoprire le luci e le ombre più immaginabili e profonde. L’espressività sensibile e sentimentale fa comprendere come la pittrice sia in possesso di tutti gli strumenti per far si che le figure non prendano il sopravvento sulle identità celate. I silenzi comunicano suggestioni che pare provengano da qualche mondo temporaneamente silenzioso in attesa che finalmente, via sia l’emersione di un sentimento perduto: attimi in cui straordinario diventa l’ordinario.
Prof.ssa Angela Corelli